Anagrafe Regionale dell'Obbligo Formativo

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    DESCRIZIONE

    Dalle ultime rilevazioni effettuate dal Ministero della Pubblica Istruzione, l’Italia registra un tasso di dispersione scolastica in crescita, con punte nel centro Sud del paese estremamente preoccupanti, con una media nazionale che ci segnala come il fanalino di coda in Europa. Al 2006, sono 890.000 gli early school leavers, in altri termini il 20,6% dei ragazzi tra i 18 e 24 anni è in possesso della sola licenza media e definitivamente fuori dai circuiti formativi. Sfiora il mezzo milione la cifra dei dispersi ogni anno, ovvero ragazzi in età scolare che interrompono gli studi o sono bocciati. Il fenomeno della dispersione scolastica, fotografato nel dossier del Ministero della Pubblica Istruzione “La dispersione scolastica: indicatori di base per l'analisi del fenomeno”, presenta delle sfumature rilevanti. Nelle regioni meridionali la media nazionale viene superata con valori superiori anche del 30%. In generale, la dispersione è più alta nei primi anni della scuola media e superiore, in particolare nelle prime classi degli istituti professionali dove i tassi di bocciatura raggiungono il 42%. Se ai bocciati e ai ritirati si aggiungono gli evasori totali si supera il mezzo milione, e aggiungendo ancora i promossi con debito (nella scuola secondaria di secondo grado) l'insuccesso finisce per colpire più della metà degli studenti. Rispetto ai dati europei, quelli italiani non sono assolutamente confortanti, considerando che l'obiettivo fissato a Lisbona, nel 2000, era di avere una percentuale massima del 10% di ragazzi tra 18 e 24 anni con la sola licenza di scuola media e che la media europea è a 14,9% (Italia:20,6%).
    In Calabria, la percentuale dei 18-24enni con la sola licenza media e non più in formazione (early school leavers) è passata dal 17,9 del  2006 al 18,9 del 2007; sono circa 2.500 gli alunni che hanno abbandonato gli studi nell’anno scolastico 2006/07 di cui il 40% al I anno della Scuola Secondaria di II grado. La conoscenza del fenomeno rappresenta l'offensiva preliminare per  incidere concretamente su un fenomeno in crescita. Alle Amministrazioni competenti appare chiaro che la conoscenza del fenomeno è tanto più utile quanto più dettagliata.
    Da qui l’esigenza di concepire sistemi informativi capaci di fornire informazioni non solo su aggregazioni (più o meno circoscritte) ma sui singoli dispersi.
    Attraverso il progetto “ANAGRAFE REGIONALE DELL’OBBLIGO FORMATIVO” la Regione ed Azienda Calabria Lavoro muovono un primo passo in direzione della costituzione dell’anagrafe regionale dei soggetti in obbligo formativo avviando una prima sperimentazione delle procedure e della strumentazione informatica implicata.
    Anagrafe e banche- dati sono il supporto informativo indispensabile non solo per monitorare l’andamento del fenomeno ma anche e soprattutto per fornire in tempo reale ai soggetti preposti le indicazioni necessarie allo  svolgimento delle azioni di informazione, orientamento, tutorato previste dall’istituto dell’obbligo formativo" quale strumento atto a dotare i giovani, nella “società della conoscenza”, di competenze, di base e specialistiche, in maniera tale che nessun giovane sia costretto a misurarsi con il mercato del lavoro nella condizione di debolezza che deriva dall’essere privi di un titolo di studio (diploma) o di una qualifica.

    ATTIVITA’ E RISULTATI

    Il modello di Anagrafe regionale dell’Obbligo formativo proposto si sviluppa su strategie operative  modulate su quattro livelli:
    -prevenzione e lotta alla dispersione, attuate attraverso l’attivo coinvolgimento di tutte le componenti delle realtà scolastiche/formative e attraverso programmi di intervento rispondenti in particolare alle esigenze degli specifici contesti territoriali;
    -promozione di percorsi di informazione attività curricolari ed  in ambito scolastico/formativo;
    -monitoraggio costante del fenomeno dispersione;
    -monitoraggio e verifica in itinere e conclusiva delle attività svolte dai vari soggetti coinvolti, anche attraverso la raccolta di valutazioni sulle attività svolte e proposte sulla prosecuzione delle stesse, provenienti dalle scuole, dalle agenzie formative e dai servizi sociali.
    L’ Anagrafe regionale dell’Obbligo formativo curerà e favorirà la promozione ed il monitoraggio di percorsi di informazione e aggiornamento destinati alle diverse componenti del contesto locale, provinciale e regionale attraverso l’ analisi condivisa tra le Istituzioni su ciò che è stato fatto e ciò che si può fare in termini di prevenzione e lotta al fenomeno della dispersione prendendo spunto dalle iniziative educative, dalle buone pratiche, dalle azioni volte a favorire la valorizzazione della persona, la crescita e lo sviluppo educativo, cognitivo e sociale del singolo. Si tratterà quindi di analizzare i percorsi attivati per un fare reciproco, in ambito sia scolastico che extrascolastico.
    Si possono, in tal modo, ricostruire e ricomporre modelli efficaci di azioni per il contrasto del fenomeno, ma soprattutto per le azioni di prevenzione per la promozione del successo formativo. La promozione, visibilità e diffusione del patrimonio di azioni e buone pratiche in atto.  La logica è fare sistema come “comunità” per rilanciare un’immagine positiva della scuola e della formazione, con i numerosi esempi concreti e positivi.
    L’Anagrafe regionale dell’Obbligo formativo gestito da Azienda Calabria Lavoro svolgerà funzioni di indirizzo e coordinamento regionale in ordine alle iniziative di contrasto del disagio giovanile e di promozione di percorsi e di successo formativo, in coerenza con gli obiettivi indicati dalle Linee  Guida sull’obbligo d’istruzione del decreto legislativo del 22/08/2007.
    L’Anagrafe regionale dell’Obbligo formativo gestito da Azienda Calabria Lavoro avrà cura di rafforzare i rapporti interistituzionali ed orientare  le proprie attività a supporto delle istituzioni scolastiche e gli organismi formativi della Regione facenti parte del sistema nazionale di istruzione e del sistema regionale di Formazione accreditato.

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