La Suprema Corte - sentenza n. 1695 del 29 gennaio 2015 – consente al datore di lavoro di trattenere le somme del Tfr a titolo di risarcimento per i danni ricevuti.
E’ necessario, però, che il credito del datore si possa considerare già certo e liquido. L’importo dei danni già determinato, legittima, secondo la Corte, la compensabile del credito del lavoratore per il Tfr con quello dell’azienda per i danni subiti a causa della condotta illecita del dipendente. Pertanto, se la sua esistenza e quantificazione, dipendono da un giudizio ancora in corso, la compensazione non è possibile. (Redazione MGMI)