La gravidanza a rischio della dipendente non deve essere divulgata a terzi.

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    Il provvedimento è stato reso noto con la newsletter del 12 agosto 2013.

    Il Garante ha ricevuto la segnalazione da parte di una professoressa universitaria che aveva chiesto la collocazione in congedo per maternità a rischio. Il provvedimento amministrativo era stato consegnato a un altro professore che aveva presentato domanda di subentro nella cattedra della professoressa.

    Inoltre il provvedimento integrale era stato allegato al modulo di richiesta di affidamento dell’insegnamento che si sarebbe reso vacante, rendendo nota la situazione della professoressa a tutti i docenti membri del consiglio di facoltà.

    Il Garante ha dichiarato illegittimo il trattamento effettuato dall’ateneo, poiché non è lecito dare copia dei provvedimenti integrali. Bastava, infatti, comunicare lo stato di assenza dell’interessata.

    La comunicazione indebita del dato sanitario viola il principio di necessità, in quanto non è indispensabile, ai fini dell’assegnazione dell’incarico resosi vacante, informare delle motivazioni inerenti alle condizioni di salute dell’interessata. (Redazione Mgm)

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