La cartina sul potenziale femminile in Italia è tracciata dal centro studi Red-Sintesi, che ha scandagliato 4 aree tematiche: mercato del lavoro, benessere economico, istruzione e politiche di conciliazione.
Il risultato mostra un’evidente frattura tra Nord e Sud. Le regioni in cui le donne lavorano di più e riescono meglio a conciliare lavoro e famiglia sono il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia, mentre la Campania evidenzia le maggiori criticità, a causa degli scarsi aiuti alle madri. In questa regione l’occupazione rosa è al 27%.
Marche, Emilia Romagna e Veneto sono le prime in classifica per i redditi elevati, una buona propensione al risparmio e un basso numero di donne povere.
Risalgono in classifica le regioni del Sud, però, per quanto riguarda l’accesso delle donne alle professioni a elevata specializzazione, e ai primi posti si distinguono Campania, Sicilia, Molise e Calabria, mentre Abruzzo, Basilicata e Molise sono ai primi posti per la percentuale di donne iscritte alla scuola superiore, per i tassi di abbandono modesti e per un buon coinvolgimento delle disoccupate nei corsi di formazione. (Redazione Mgm)