Cresce il lavoro degli immigrati, ma questi rimangono i maggiori discriminati.

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Aumenta il lavoro degli immigrati, ma al tempo stesso aumentano anche precariato e discriminazioni proprio nella componente immigrata.

E’ uno dei dati emersi dall’indagine realizzata dall’Ires-Cgil che sarà pubblicata il prossimo mese.

Nel primo semestre 2012, la quota del lavoro immigrato sul totale è pari al 10% circa e va a concentrarsi soprattutto in alcuni settori, quali quello dei servizi collettivi e alla persona (37%), costruzioni (19,2%), agricoltura (13%), turismo (15,8%) e trasporto (11,7%).

In ambito salariale, la differenza tra i guadagni di un italiano e quelli di un immigrato, entrambi a tempo pieno, sono complessivamente di 328 euro, con un differenziale retributivo del 23%.

Indubbiamente, anche l’occupazione degli immigrati sta subendo la crisi in maniera molto negativa, proprio per i livelli salariali e per il precariato. (Redazione Mgm)