Cresce il numero dei contratti part time e la formazione rimane un ambito problematico.

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Le Agenzie per il lavoro danno un grande aiuto al Paese per la ricollocazione professionale dei lavoratori. Basti pensare a quanto emerge dagli ultimi dati Istat, che mettono in evidenza proprio questo aspetto.

Infatti, il lieve aumento su base tendenziale del numero di occupati nel mese di aprile, pari a +0,1%, è riconducibile alle formule del part time e del tempo determinato.

Dunque, sono sempre meno le assunzione a tempo indeterminato, mentre subiscono un lieve incremento quelle a termine e con contratti part time.

I giovani possono contare soltanto su queste formule contrattuali, e i dati raccolti danno ragione a questa tesi, dal momento che nel settore del lavoro in somministrazione, il 23% degli addetti ha tra i 18 e i 24 anni; la quota sale al 44% se si considera la fascia di età 18-29 anni.

Ma il vero problema dell’economia e anche del mercato del lavoro è costituito della scarsità delle ricorse a disposizione che, spesso, frenano le assunzioni e i legami contrattuali. (G-Veronica Notaro)