Il lavoratore bloccato dalla neve o dal ghiaccio deve provarlo al datore.

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    Analizzando e confrontando le disposizioni vigenti in materia di assenze dei lavoratori, emerge che un lavoratore bloccato dalla neve o dal ghiaccio deve provare al datore la situazione che gli impedisce di essere presente al lavoro.

    Pertanto, chi è rimasto bloccato dal maltempo che ha colpito, nell’ultimo periodo, varie Regioni dell’Italia, deve prestare molta attenzione a quanto previsto dalla legge in merito.

    Spesso i contratti collettivi riconoscono un monte ore di congedi e permessi straordinari legati proprio ad aventi meteorologici eccezionali, che il lavoratore può utilizzare.

    In alcune circostanze, la prestazione, pur offerta dal lavoratore, non può svolgersi per impossibilità del datore.

    Si parla di effettiva impossibilità sopravvenuta quando la causa, oltre che essere estranea alla volontà del datore di lavoro, è del tutto estranea anche alle ragioni produttive e all’organizzazione del lavoro.

    Insomma, in casi di questo tipo, entra in gioco la causa di forza maggiore. (G-Veronica Notaro)

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