Sul versante dei requisiti per il pensionamento, la riforma presente nel Dl n. 2010 del 2011 sceglie l’allineamento graduale delle regole riservate ai lavoratori autonomi a quelle che riguardano l’uscita di altre categorie.
Gli uomini saranno subito allineati, mentre per le donne ci sarà più tempo e si procederà maggiormente per gradi.
Per gli uomini, infatti, in sostanza, l’allineamento con i dipendenti è completo già a partire dal 2012; più articolata, invece, la situazione delle lavoratrici autonome.
Per loro, l’avvicinamento all’età ordinaria di 66 anni è progressivo e mantiene, per un lungo tratto, una penalizzazione rispetto agli scalini previsti per le colleghe dipendenti di imprese private.
Nel 2012, l’età di vecchiaia per le autonome si attesta a 634 anni e 6 mesi, anziché a 62 come per le dipendenti private; nel 2014 si passerà a 64 anni e 6 mesi (un anno in più rispetto alle dipendenti), mentre nel 2016 si arriverà a 65 anni e 6 mesi, ovvero 6 mesi in più rispetto alle dipendenti. (G-Veronica Notaro)