Il 77% degli immigrati imprenditori ha messo su un’impresa attraverso l’autofinanziamento, e in particolare mediante risorse ottenute da un lungo periodo di lavoro dipendente.
Il 21% l’ha rilevata, mentre il 2% l’ha ereditata.
L’ultima indagine del Cnel, Consiglio Nazionale Economia e Lavoro, traccia l’identikit dell’immigrato imprenditore: 40 anni, una discreta formazione scolastica, più figli del corrispettivo italiano, che ha deciso di avviare un’attività in proprio per ambizione e autonomia, ma anche per guadagnare di più e valorizzare le personali capacità.
Solo il 14% ha cittadinanza italiana.
Per quanto concerne il rapporto con gli italiani, il 22,2% dichiara di assumere personale italiano; il 66,5 ha clienti nel nostro Paese e il 77,3% si rifornisce da ditte italiane. (G-Veronica Notaro)