Responsabili di negligenza, imperizia e imprudenza

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I giudici della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 27028 dell’11/07/2011, affermano che sono  responsabili di negligenza, imperizia e imprudenza gli imprenditori nella cui azienda le attrezzature presenti hanno provocato lesioni a una lavoratrice.

 

La Corte di Appello di Torino con la sentenza del giorno 15 marzo 2010, ha confermato la condanna nei confronti di due imprenditori, ritenuti colpevoli delle lesioni riportate da una dipendente sul luogo di lavoro, e quindi obbligati a pagare una somma pattuita, pari a euro 300 ciascuno.

Gli imputati hanno deciso di proporre il ricorso per cassazione al fine di ottenere l’annullamento del provvedimento giudiziario; ma l’azione ricorrente non è servita, in quanto la Suprema Corte ha ribadito la decisione precedente (sentenza n. 27028 dell’11 luglio 2011) quindi la colpevolezza dell’impresa per gli atteggiamenti imprudenti e negligenti che hanno portato all’accaduto. Il ricorso di un imputato è stato dichiarato infondato, l’altro ha determinato l’annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

Nell’analisi di responsabilità, l’azienda è risultata priva delle attrezzature adeguate, soprattutto nel reparto di stampaggio plastica e saldatrice a ultrasuoni, dove si è verificato l’incidente. L’inadempienza delle misure di sicurezza per i lavoratori ha costituito, per gli Ermellini, un ulteriore elemento utile al giudizio finale. (G-Nicole Elia)