Assistere un familiare disabile

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    I limiti spesa per il personale non possono vincolare il diritto del lavoratore pubblico ad assistere un familiare disabile. Lo precisa la Corte dei conti della Lombardia col parere n. 463 del 2011, che si è pronunciata sul caso di un dipendente che ha chiesto un periodo di congedo dal lavoro per prendersi cura della madre inabile.

     Un sindaco ha chiesto l’intervento dei giudici in seguito alla domanda da parte di un dipendente di un periodo di congedo per assistere la madre inabile; il primo cittadino ha fatto riferimento a quanto accade, a livello di spese, in casi del genere: per i lavoratori del settore privato, l’onere derivante dalla concessione del congedo è a carico del sistema previdenziale nazionale, mentre nel settore pubblico, grava sull’amministrazione concedente. Sulla base di tale affermazione, e tenendo conto della necessità del comune di contenere le spese per il personale, ha chiesto alla Cassazione se la richiesta inoltrata dal lavoratore fosse da considerarsi come una facoltà o come un obbligo gravante sulle casse dell’amministrazione.

    La Corte dei conti della Lombardia, col parere n. 463 del 2011, ha risposto facendo presente che il dipendente comunale ha diritto al congedo retribuito per fini di assistenza familiare. (G-Nicole Elia)

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